17 Mar Mio figlio è un disastro!!!
Figli creativi e disordinati?
Uno dei passaggi più difficili per noi adulti (genitori, insegnanti, educatori, orientatori), che siamo diventati professionisti prima dell’era digitale, è quello di accettare che il mondo delle professioni nel quale i nostri figli diventeranno grandi non è come quello che abbiamo vissuto noi. Anche se sono passati pochi anni il mondo in cui approderanno quando saranno adulti ha cambiato “grammatica”.
Noi siamo entrati nel mondo del lavoro in un tempo in cui erano maggiormente richiesti profili professionali con caratteristiche base quali la precisione, il rispetto delle procedure, l’ordine, la gerarchia operativa e la disciplina, intesa come rispetto delle regole aziendali. C’era poco spazio per i visionari, i creativi, i disordinati.
LE SCUOLE PER CREATIVI
Per quanto riguarda la scelta della scuola superiore, il consiglio è di orientarsi verso percorsi artistici e creativi, ma anche tecnologici e multimediali, perché nel campo digitale la creatività è una delle caratteristiche più richieste. Prediligere scuole che abbiano una componente pratica, con cui sfogare l’energia creativa.
OGGI LE AZIENDE AMANO I CREATIVI
Parlando con imprenditori e responsabili delle risorse umane emerge chiaro che, attualmente, le aziende diano maggiore rilevanza nella selezione di un candidato alle attitudini, il saper essere, piuttosto che alle specifiche competenze tecniche, il saper fare. Il contrario di com’era quando noi genitori ci siamo affacciati nel mondo del lavoro.
La causa di questo cambiamento di parametri è dovuta all’evoluzione delle professioni che, da ripetitive e “mansioneristiche”, sono diventate elastiche e volubili. Questa volubilità è sicuramente un vantaggio per tutti i creativi, magari un po’ disordinati, che riescono a spendersi su più fronti e ad avere una visione fuori dagli schemi.
Le aziende di oggi hanno bisogno di idee nuove, di soluzioni diverse a problemi diversi.
NO PANIC
Se vostro figlio vi sembra un disastro potete rassicurarvi, non sarà questa la caratteristica che gli impedirà di avere la possibilità di fare il mestiere che preferisce, anzi, in alcuni frangenti sarà selezionata come una qualità positiva.
Attenzione! Non sto dicendo che non dovete insistere nel volerlo spingere verso l’agire con un po’ più di precisione e organizzazione, perché in tutte le professioni sono qualità molto apprezzate. Sto solo dicendo che nel mondo digitale, non sono così determinanti come pensiamo noi adulti. Già nel presente, e sempre di più in futuro, anche un ragazzino iper-creativo, disordinato e visionario ha ottime possibilità di successo.
Tommaso Marchini