fbpx

IDENTIKIT ORIENTATIVO 4/5

IDENTIKIT ORIENTATIVO 4/5

IL PRATICO DELL’ULTIMO MINUTO

Questo articolo è il quarto di una serie di 5 in cui vogliamo cercare di utilizzare i profili attitudinali e i diversi approcci allo studio per delineare l’identikit dello studente “ideale” per ogni tipo di scuola.

Percorsi sbagliati, non profili sbagliati

Mi raccomando, è molto importante che leggendo questi articoli voi teniate a mente che non esistono profili, caratteristiche, attitudini, giusti e sbagliati! Ognuno di noi è fatto come è fatto, nelle sue infinite sfumature. Ciò che per noi è fondamentale è aiutarvi a scegliere un percorso,  quello sì che sia giusto. Non in assoluto, ma giusto per voi.

A dirla tutta, infatti, qualcosa di sbagliato potrebbe esserci, e sarebbe scegliere un percorso che non sia adatto a voi, che sia distante da ciò che voi siete e desiderate, perché questo vi porterebbe a fare una fatica enorme per ben 5 anni, instaurando una spirale di scarsa soddisfazione e perdita di motivazione.

Perciò andiamo con il quarto profilo.

Lo studente ideale per un tecnico o un professionale: il pratico dell’ultimo minuto

Questo tipo di studente ragiona in maniera semplice e senza porsi obiettivi, ragiona eseguendo a breve termine, approfondisce facendo. Non ha interessi specifici particolari o duraturi ma ha una grande manualità e dimestichezza con strumenti di ogni tipo. Si potrebbe infatti dire che pensa con le mani. S’impegna il giusto, quanto basta per galleggiare.

Gli piace studiare solo quello che serve per fare, e infatti è la scuola in generale troppo teorica che non lo appassiona. Quando si mette a studiare e approfondire un argomento, tuttavia, ottiene buoni risultati.

Studia solo con le ripetizioni, oppure solo quando i genitori gli controllano il diario. Non ha ben monitorata la situazione compiti della settimana, e controlla quello che c’è da fare soltanto quando si siede al tavolo. Se c’è una verifica rilegge le lezioni un paio di volte la sera prima, e a volte capita che scopra di non avere abbastanza tempo per fare tutto. In generale, tuttavia, non se ne preoccupa particolarmente: è convinto che nella vita non conti solo lo studio e perciò studia solo quel che è indispensabile.

Marina Perego e Viola Cappelli